18.05.2018 – Balestra/Baraldi

Venerdì 18 Maggio 2018 - Gallerie d'Italia, Palazzo Leoni Montanari ore 18.00

Una proiezione di filmati inediti e una lettura su un poeta e collezionista d'eccezione: Tito Balestra  - In collaborazione con la Fondazione Tito Balestra di Longiano

L’arca della memoria, della musica e dell’arte.
Michele Baraldi (Italia/Francia)

→ Musiche di Danilo Memoli (piano)

 

Poeta, collezionista e osservatore pungente della quotidianità di una generazione che faticosamente stava emergendo dalle ceneri della seconda guerra mondiale, Tito Balestra era nato a Longiano nel 1923. Trasferitosi a Roma nel 1946, entrò in contatto con una fervida e prolifica realtà culturale. Una peculiarità della sua ricchissima collezione (2302 opere, tra olii, grafiche e sculture) è quella di essere nata grazie a questi numerosi rapporti di “scambio”, di amicizia e d’interessi culturali tra Tito Balestra e il mondo artistico della capitale da lui conosciuto, esplorato e assorbito nel corso di un trentennio (1946-1976). Dopo la sua morte, accogliendo il suo desiderio che la collezione non fosse smembrata, il fratello Romano e alcuni amici fra i quali Giuseppe Appella, Enzo Dalla Chiesa, Mino Maccari, Gino Montesanto, Amelio Roccamonte, e Vanni Scheiwiller contribuirono affinché la moglie Anna Maria De Agazio decidesse insieme alla famiglia di iniziare il percorso di una costituenda fondazione in Longiano, inaugurando nel 1982 una prima esposizione della collezione.

Michele Baraldi è nato a Bergamo nel 1961. Laureatosi all’Università di Bologna con una tesi su Antonin Artaud, Il teatro del respiro, vive e lavora dal 1991 a Parigi, dove ha fondato, con Silvia d’Intino, L’opera in Versi. Ha viaggiato in molti paesi del mondo, portando letture, conferenze e seminari di letteratura italiana ed europea. Fin dai primi anni di studio, ha dedicato una forte attenzione alle culture orientali, e in modo speciale alla Grecia antica, alla civiltà ebraica e all’India. Ha scritto e pubblicato in italiano e in francese poesie, saggi, e racconti. Tra i suoi ultimi libri: Le Pont habité (Parigi, 2011), e il primo volume del Libro della memoria e dell’erranza, “La tentazione del vuoto” (Milano, 2015). In quest’ultimo libro, materico ed elegantemente dotto, Baraldi intraprende un’intensa, visionaria riscoperta della metropoli, la nostra città madre, facendo ascoltare e confidare al narratore le storie delle donne e degli uomini che incontra durante il suo cammino: le storie dei più semplici e quelle dei più grandi, le storie dei sommersi e quelle dei salvati. Il libro esplora, come in un’arca della memoria, le molteplici origini e gli imprevedibili destini del nostro vivere comune, tessendo una fitta rete di avventure. Insieme ad altri riconoscimenti, Baraldi ha ricevuto, nel 2004, il Premio Lerici Pea “Poeti e artisti italiani nel mondo” e, nel 2013, il Premio Eugenio Montale “Fuori di casa” per la poesia e la letteratura. In italiano è anche disponibile: L’enigma della sorgente. Poesie in versi e in prosa, 1981-2016 (Milano, 2016).

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