31.03.2014 – Grajauskas/Hajdari

Incontro con i poeti:
Gintaras Grajauskas e Gëzim Hajdari

Gintaras Grajauskas è poeta, saggista, drammaturgo, cantautore e musicista; attualmente è anche direttore letterario di un teatro drammatico. Nato a Marijampole (sudovest della Lituania), dall’età di sette anni è cresciuto nella città portuale di Klaipeda sul Mar Baltico, dove vive e opera anche oggi. Nel 1987 si è laureato in musica jazz al Conservatorio statale. Per tanti anni ha cantato e suonato il basso con i Kontrabanda (Contrabbando), un gruppo blues rock di Klaipeda di cui era leader e fondatore. La discografia della band comprende sei album, la maggior parte dei quali di produzione underground. Oltre ai concerti tenuti in diverse città lituane, i Kontrabanda sono stati ospiti di eventi internazionali quali il Festival di poesia a Göteborg, il Sommerfest della Fondazione Konrad Adenauer a Berlino, il concerto per l’anniversario di Jimi Hendrix a Mosca.
A Klaipeda dal 2000 al 2006 organizza il Festival annuale di poesia Placdarmas (Place d’Armes) con l’obiettivo di dare spazio ai giovani talenti. Le opere dei poeti debuttanti appaiono sulla rivista letteraria Gintaro lašai (Gocce d’ambra) di cui è curatore. Nel 2008, la sua pièce Mergaite kurios bijojo Dievas (La ragazza che faceva paura a Dio) vince La croce d’oro del palcoscenico, una sorta di Oscar del teatro lituano; nello stesso anno Grajauskas inizia a dirigere la sezione letteraria del Teatro drammatico di Klaipeda.
Il suo debutto letterario risale al 1993, con la raccolta di poesie Tatuiruote (Tatuaggio). Ha finora pubblicato 11 libri (sei raccolte di poesie, due saggi, un romanzo, una raccolta di pièce teatrali e un libro di favole uscito nel 2012). In Italia è uscita la sua prima raccolta di poesie tradotte in italiano, Barricate quotidiane, traduzione P.U. Dini (Edizioni Joker).

Gëzim Hajdari nasce nel 1957 a Hajdaraj, piccolo villaggio collinoso della provincia di Darsìa (Lushnje). Proviene da una famiglia di ex proprietari terrieri, confiscata durante la dittatura di Hoxha. Nel paese natale termina le scuole Elementari, mentre frequenta le Medie, il Ginnasio e l’Istituto Superiore per Ragioniere nella città di Lushnje. Studia Letteratura albanese all’Università di Elbasan e Lettere Moderne presso la Sapienza di Roma. La sua attività poetica si svolge all’insegna del bilinguismo, in italiano e in albanese. È cittadino onorario per meriti letterari della città di Frosinone dal 2001.
Ha tradotto in albanese: L’antologia Poesie /Poezi, ( con testo italiano a fronte) di Amedeo di Sora. “Botimet Dritëro”, Tiranë 1999; Forse la vita è un cavallo che vola, / Ndoshta jeta është një kalë fluturak, (con testo italiano a fronte), Edizioni Empiria 2000; L’antologia/ Eshka dhe guri/ Il muschio e la pietra (con testo italiano a fronte) di Luigi Manzi, Besa 2004. Ha tradotto in italiano: I canti dei nizam/ Këngët e nizamit (i canti lirici orali dell’800,con testo albanese a fronte), Besa Editrice 2012; Leggenda della mia nascita/ Legjenda e lindjes sime (con testo albanese a fronte) di Besnik Mustafaj, Edizioni Ensemble 2012; Evviva il canto del gallo nel villaggio comunista/ Rrofte kenga e gjelit ne fshatin komunist (con testo albanese a fronte), Besa 2013.
Tra le sue varie raccolte ricordiamo: Antologia della pioggia (2000); Erbamara (2001); Stigmate (2002); Spine nere (2004); San Pedro Cutud (2004); Poema dell’esilio (2005); Nûr. Eresia e besa (2012); I canti di nizàm (2012); Evviva il canto del gallo nel villaggio comunista (2013).

Lunedì 31 marzo alle ore 18:30 presso Villa Pisani Bonetti (a Bagnolo di Lonigo).
E’ consigliabile la prenotazione a: villapisanibonetti@alice.it

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