23.08.2015 – Canto un mondo libero

  • 11217582_497469133764027_537031287974273658_n
  • 11880521_497469160430691_5725235940571447945_n
  • 11889447_497469290430678_168722297952327213_n
  • 11891135_497469110430696_5612015312893835785_n
  • 11924569_497469210430686_3101560277943356966_n
  • 11947606_497469047097369_4296167519065067521_n
  • 11954690_497469017097372_5204351358004080142_n

GALLERIE DI PALAZZO LEONI MONTANARI - ore 18.00

CANTO UN MONDO LIBERO
ConcertoPoesia. Una performance del MATCHING FORCES FOR PEACE
Gionni Di Clemente Quintet con Andrea De Santis e Stefania Mulè (voci recitanti)

A conclusione della mostra “La Grande Guerra. I luoghi e l’arte feriti”, e quale evento finale della mostra di Maffeo d’Arcole “Parole di Guerra” e della rassegna di poesia “poetry Vicenza”, il gruppo Matching Forces for Peace, composto da chitarra, contrabasso, chitarre synth, due voci recitanti, tromba, e percussioni, offre un vero e proprio concerto recitato della durata di circa un’ora e venti minuti. Promosso dalle Gallerie d’Italia-Palazzo Leoni Montanari e dall’Associazione TheArtsBox col Comune di Vicenza, lo spettacolo s’incentra su di un’impalcatura di 12 pezzi musicali composti su altrettanti testi (o frammenti) poetici di vari autori. Tutti i testi, e tutti i brani musicali, insistono su vari aspetti dei conflitti e della crisi mondiale degli ultimi secoli: ci si muove dai conflitti antichi e radicati come quelli in Scozia e Irlanda, passando per la strage delle popolazioni colonizzate in Africa e nelle Americhe, fino ad arrivare alla Grande Guerra, alla Seconda Guerra Mondiale per concludersi con la denuncia di alcuni dei 26 conflitti in atto oggigiorno nel mondo. Determinati dalla corsa per le ricchezze del suolo e del sottosuolo, dagli integralismi razziali e religiosi, e dalla spietata sete di affari nel campo degli armamenti, questi conflitti sono presentati attraverso una recitazione che si avvale di una toccante sequenza musicale. I testi poetici, fonte d’ispirazione per i brani musicali, fungono da recitativi di raccordo tra un brano musicale e l’altro, o intervengono su introduzioni o finali musicali per dire un definitivo NO alle guerre.

La musica in questo programma è in gran parte inedita e originale, ed è sia preparata che improvvisata. In larga parte interpreta lo spirito dei testi poetici, aggiungendo una voce del tutto personale grazie al Matching Forces for Peace, un ensemble di collaudata professionalità i cui componenti provengono da vari stili musicali: Gionni Di Clemente (chitarra, oud, bouzouki); Bruno Censori (chitarra synth); Francesco Savoretti (percussioni); Gabriele Pesaresi (contrabasso); Samuele Garofoli (tromba); Michele Silvestrin e Marica Rampazzo (voci recitanti). Lo spettacolo innesca uno stretto dialogo tra codici e lancia un messaggio lirico contro i troppi e troppo violenti conflitti in atto oggi nel mondo. L’incrocio tra musica, poesia e immagini esplora nuovi spazi e incita a una riflessione sul modo in cui molte volte, sia a carattere personale sia istituzionale, vengono gestite le questioni di nazionalità, esclusivismo, integralismo. Lo spettacolo avrà inizio alle 18.30 presso Palazzo Leoni Montanari. Entrata libera fino a esaurimento posti.

Nessun commento ancora

Lascia un commento