22.04.2018 – d’Abdon/Flãmând

Domenica 22 Aprile 2018 - Palazzo Chiericati ore 18.00

L’Italia e l’Altrove 

Raphael d’Abdon (Sud Africa/Italia) e Dinu Flãmând (Romania)
→ A cura di Smaranda Bratu Elian
→ Presenta: Marco Fazzini
→ Musiche di Giuliano Perin (vibrafono), Franco Lion (contrabbasso) e Pierantonio Tanzola (chitarra)

Raphael d’Abdon è nato a Udine e dal 2008 vive a Pretoria (Sudafrica). Ha pubblicato due raccolte di poesie, sunnyside nightwalk e salt water e raccolto e tradotto l’antologia I nostri semi – peotsa rona. Poeti sudafricani del post-apartheid. Ha curato il volume Marikana. A Moment in Time, tradotto anche in italiano col titolo Marikana. Il Sudafrica e la fine del sogno arcobaleno e, con Lorenzo Mari, ha tradotto l’autobiografia del poeta sudafricano Mario d’Offizi Bless Me Father. Ha tenuto reading di poesia in Sudafrica, Stati Uniti, Nigeria, Somaliland e Italia e le sue poesie sono state pubblicate in riviste in Sudafrica, Ghana, Stati Uniti, Regno Unito, India, Singapore, Palestina e Italia e nelle antologie Splinters of a Mirage Dawn. An Anthology of Migrant Poetry from South Africa, Unbreaking the Rainbow. Voices of protest from New South Africa, Trainstorm. An International Anthology of Railway Poetry, To Breathe Into Another Voice: A South African Anthology of Jazz Poetry, #The Coinage Book e Absolute Africa!. Insegna alla University of South Africa (Pretoria) e alla Mzansi Poetry Academy (Johannesburg), è co-direttore della rivista scientifica scrutiny2. Issues in English studies in Southern Africa, partecipa ai progetti di ricerca ZAPP (The South African Poetry Project, University of the Witwatersrand) e IPP (International Poetry Project, Cambridge Univeristy) ed è il rappresentante sudafricano dell’Africa Haiku Network (AHN).

Nato il 24 giugno 1947 nella regione di Bistrița-Năsăud nel Nord della Transilvania, il romeno Dinu Flămând è poeta, saggista, giornalista, traduttore e commentatore politico. È stato uno dei fondatori e collaboratori della rivista letteraria Echinox nota per il suo spirito antidogmatico. Dopo la laurea in filologia all’Università Babeș-Bolyai di Cluj, ha lavorato per vari giornali, riviste e case editrici di Bucarest. Alla fine degli anni Ottanta ha ottenuto asilo politico a Parigi, da dove ha denunciato il regime oppressivo della Romania sulla stampa francese (Libération, Le Monde) o alla radio (RFI, BBC, Free Europe). Dal 1989 al 2009 è stato giornalista bilingue alla RFI. Dopo la caduta del comunismo in Romania, è ridiventato attivo nella letteratura romena, pubblicando volumi di poesie, di traduzioni e di saggi. Nel 2011 è stato insignito del Premio nazionale Mihai Eminescu, per tutta la sua opera poetica. Nello stesso anno è stato nominato consigliere del ministro degli Affari esteri, quindi ministro consigliere e rappresentante della Romania presso l’Organizzazione Internazionale della Francofonia. I suoi volumi sono stati tradotti e pubblicati in molti paesi europei ed extra-europei. Come traduttore si è dedicato principalmente alle letterature romanze, traducendo dal francese, dallo spagnolo, dall’italiano e dal portoghese, tra cui: Fernando Pessoa, Herberto Helder, António Lobo Antunes, Carlos Drummond de Andrade, Umberto Saba, Samuel Beckett, César Vallejo, Pablo Neruda, Lautréamont, Antonio Gamoneda, ecc. Fra i suoi titoli più importanti in poesia ricordiamo: Apeiron (1971), Poezii (Poesie, 1974), Altoiuri (Innesti, 1976), Stare de asediu (Stato d’assedio, 1983), Viață de probă (Vita in prova, 1998), Frigul intermediar (Freddo intermediario, 2006), Umbre și faleze (Ombre e falesie, 2010), Veghea și somnul (La veglia e il sonno, 2016) e Primăvară la Praga (Primavera a Praga, 2017).

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