14.04.2015 – DeMiguel/Braziūnas

  • de miguel_braziunas
  • IMG_2179
  • IMG_2185
  • IMG_2186
  • IMG_2187
  • IMG_2188
  • IMG_2189
  • IMG_2190
  • IMG_2191
  • IMG_2192

GALLERIE DI PALAZZO LEONI MONTANARI - ore 18.30

PALAZZO CHIERICATI MAURILIO DE MIGUEL (Spagna) e VLADAS BRAZIŪNAS (Lituania)
In collaborazione con Ambasciata Lituana a Roma, Edizioni Joker e Amos Edizioni
A cura di Sebastiano Gatto e Pietro U. Dini – Musiche: Valter Tessaris (chitarra)

Maurilio De Miguel (Madrid, 1961) è stato critico musicale per il quotidiano “El Mundo” e compositore di canzoni per artisti come Pancho Varona, Luis Pastor, David e Maria Cristina del Valle, prima di pubblicare Geografie private del sonno, che fu Premio Sial di Poesia nel 2003, e per il quale Amnesty International lo chiamò a recitare. Nel 2009 è uscito il suo Terrorist Silence (Baile del Sol), raccolta di poesie che l’ha portato in tour per diverse città del Medio Oriente. Nel 2013 ha pubblicato la sua “Ballata per le città perdute” per il 75° anniversario del bombardamento di Guernica. Ha prodotto il documentario “The Silence Between Shots” sulla Primavera araba al Cairo e ha ricevuto il Primo Premio dell’Ente Nazionale per il Turismo (2005) e la cosiddetta “Rosa del deserto” in FISAHARA (2006). Altri suoi libri: La aventura de la Plataforma de Mujeres Artistas contra la violencia de género (2005), Enigma Picasso (2006) e Eso será poesía: Sabina antes de Sabina (2007). A corazones rotos…, diamantes è il titolo della sua nuova raccolta, che esce in italiano e in inglese prima che in spagnolo, e che si recita giocando a poker.

Vladas Braziūnas è nato nel 1952 a Pasvalys, cittadina termale a nord della Lituania. È poeta, ma anche saggista, fotografo e studioso di folclore. Ha studiato dapprima giornalismo all’Università di Vilnius, ma nel 1997 ha concluso la carriera di Lingua e letteratura lituana. Fino a oggi ha pubblicato più di venti libri di poesia e sulla poesia, saggi e traduzioni. Esordisce come poeta nel 1974. Come traduttore ha lavorato dal bielorusso, croato, francese, retoromanzo, lettone, polacco, serbo, russo, ucraino. Il suo percorso intellettuale è partito da un acuto senso della memoria collettiva e della storia nazionale. Nella ricostruzione del passato ha messo in evidenza i tratti della natura primordiale e della “quotidianità” etnica, ora parafrasando espressioni della tradizione orale, ora attingendo ai miti e al folclore della cultura baltica, ora sperimentando con la lingua e usando attivamente il dialetto come elemento altamente espressivo.

I commenti sono chiusi